A Dubai la temperatura media è di 40 gradi, 20° in inverno, tra Maggio e Ottobre le piogge sono praticamente inesistenti…eppure non hanno problemi di siccità!
Questo perché utilizzano un potente dissalatore che ha praticamente risolto il problema idrico!
Ma allora è veramente possibile dissalare l’acqua! Certo…basta volerlo!
Ma chi sarà mai l’azienda a possedere un know how di questo genere….forse la Nasa?
No, non serve scomodare la Nasa, basta recarsi a Genova dove la Fisia del gruppo Webuild è riconosciuta in tutto il mondo!
Non a caso hanno costruito impianti di dissalazione a Dubai, Las Vegas ed Abu Dhabi, tanto per citarne alcuni.
Va detto che sono impianti energivori e di certo negli Emirati Arabi il costo del Petrolio è ben differente, senza dimenticare poi l’impatto ambientale, ma con le tecnologie attuali sarebbe assolutamente possibile farli funzionare con energie alternative riducendo totalmente, o quasi, i costi e le immissioni inquinanti!
Il vero problema è che, come sempre, manca la volontà di fare le cose, perché quando poi arriva lo stato di emergenza….eh….a voi la risposta…
In Spagna ad esempio, paese molto affine al nostro, producono il 56% di acqua dissalata contro il 4% dell’Italia che utilizza questa tecnologia praticamente solo nelle isole ed in altri piccoli contesti.
Se la vera ragione del “non fare” non fosse legata ai soldi a pioggia che puntualmente arrivano con lo stato di emergenza, il nostro paese avrebbe potuto/dovuto iniziare a prepararsi anni fa a ciò che si sà ormai da tempo, ovvero che in inverno nevica meno e che le piogge sono sempre meno frequenti e più intense; ragion per cui, pulendo gli invasi attuali, costruendone di nuovi e sistemando le condutture che perdono dal 30 al 40% di acqua contro una media europea del 5/6%, il problema della siccità sarebbe praticamente inesistente ancora per diversi decenni, tempo in cui, inevitabilmente, andrebbe fortemente contrastato il cambiamento climatico con politiche ed investimenti seri e lungimiranti, portati avanti indipendentemente dal colore politico di turno, perché un conto è chi sta al governo ed un conto è il bene del nostro paese e dei suoi cittadini!.
Tutti noi però, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa e non è nemmeno così piccolo, il nostro sito infatti si occupa di servizi finanziari in genere in cui sono disponibili anche una vasta gamma di investimenti alternativi legati alla green economy, in maniera tale che il profitto possa andare a braccetto con l’ambiente senza dimenticare poi il vantaggio di avere un portafoglio ben diversificato.
Di seguito qualche esempio di investimento green
All’interno di ogni articolo troverai informazioni approfondite sulla tipologia di investimento trattata, con la possibilità di chiedere ulteriori informazioni direttamente alla società che abbiamo selezionato per l’erogazione di quel determinato servizio.
Ricordiamo inoltre che in alcuni casi, ad esempio per il bambù o la lombricoltura, vi è anche la possibilità di acquistare delle quote d’investimento per cui si percepiranno delle rendite annuali, in questo modo oltre al portafoglio ne beneficerà anche l’ambiente.
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