Cos’è la lombricoltura? Per lombricoltura si intende l’allevamento di lombrichi e se stai cercando il modo per trasformare residui di origine animale e vegetale in materia organica, la lombricoltura è proprio quello che fa al caso tuo. È un’attività innovativa, 100% ecologica ed è da considerarsi un vero e proprio investimento alternativo.
Chiunque può allevare lombrichi, dall’hobbista allo scopo di concimare il suo piccolo orto, alle persone che vedono in questo un’ottima opportunità d’investimento. Per questa tipologia di allevamento non occorrono né terreni speciali, né tantomeno attrezzature e strutture particolari e, a fronte di un piccolo investimento iniziale, si otterranno interessanti ritorni. Il lombrico è conosciuto fin dall’antichità come animale fertilizzatore per eccellenza, da Cleopatra era addirittura considerato sacro.
Il lombrico si nutre di tutti i rifiuti di origine organica, ma il suo cibo preferito in assoluto è il letame. Gli scarti organici che vengono ingeriti dai lombrichi si trasformano in humus (detto anche vermicompost) che è uno dei migliori concimi naturali conosciuti; nell’agricoltura biologica questo ammendante naturale è consentito ed è in grado di aumentare la struttura chimica e fisica del terreno rendendolo più fertile. In esso sono racchiusi tutti gli elementi nutritivi che servono alle piante per svilupparsi. E non è tutto, l’humus ha inoltre la capacità di rivitalizzare anche quei terreni impoveriti dalle colture intensive o dall’uso smodato di fitofarmaci e prodotti chimici; in gran parte d’Europa è il sistema più utilizzato per la trasformazione ed il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, dei fanghi di depurazione delle acque e degli scarti industriali. Inoltre i lombrichi in eccesso possono essere addirittura venduti come esche per la pesca e persino utilizzati nello svezzamento di pulcini e volatili per aumentare il loro apporto proteico.
Di lombrichi ne esistono tantissime specie, quella più idonea alla lombricoltura è senz’altro quella del “verme rosso californiano”, meglio conosciuto come “lombrico rosso”.
La lunghezza di un lombrico rosso varia dai 6 ai 10 cm, ha ben 5 cuori e 6 reni; ogni giorno mangia un quantitativo di frazione organica pari al 60% del suo peso. Appartiene alla famiglia degli anellidi, è ermafrodita e la sua capacità riproduttiva è molto elevata; la fecondazione avviene ogni settimana e mediamente produce 5 uova che dopo circa 22 giorni si schiuderanno. I piccoli appena nati diventeranno attivi sessualmente dopo circa 60 giorni. È un animale che sa adattarsi bene alle escursioni termiche.
La lombricoltura è la risposta ecologica al nostro pianeta e a tutti gli esseri viventi che lo abitano, veramente efficace nel diminuire l’uso di fertilizzanti chimici, dando inoltre vita a nuove ed interessanti opportunità nate dal giusto mix tra sostenibilità e profitto.
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